Si chiude oggi la tre giorni no stop di jazz del Premio Internazionale “Massimo Urbani” che ha portato a Camerino i grandi nomi della musica regina dell’improvvisazione.
La manifestazione è partita giovedì con il grande concerto d’apertura che Enrico Rava, Andrea Pozza, Massimo Moriconi e Massimo Manzi hanno tributato al trombettista recentemente scomparso Marco Tamburini. Un momento di grande intensità introdotto dalle parole di un commosso Enrico Rava che ricorda il collega e l’amico: un grande della tromba e colui che riusciva a confortarti nei momenti di tristezza.
Intanto nelle giornate di ieri e dell’altro ieri i dieci giovani finalisti si sono esibiti con innegabile emozione davanti agli occhi della giuria presieduta da Rava. Entusiasmo e grande savoir faire tra i partecipanti pronti a dialogare tra loro e a abbandonarsi al gioco nella jam session di giovedì sera condotta dal sax di Maurizio Urbani. L’Opus1 Big Band e il Raymond Quintet con Giacomo Uncini in orario aperitivo in Piazza Caio Mario, il concerto di Eugenio Macchia con il suo trio a teatro nella serata di ieri, le jam session, la mostra fotografica itinerante, le performance di action painting del gruppo Etra. Camerino si è animata di concerti e situazioni accattivanti che hanno richiamato l’interesse di appassionati del genere e non, rapiti da concerti protrattisi sino a notte fonda.
Giornata piena invece quella di oggi. Si parte alle 11 con l’incontro a Palazzo Ducale tra Enrico Rava e gli studenti dei Licei e dell’ITCG di Camerino per raccontare “Incontri con musicisti straordinari. La storia del mio jazz”, volume edito Feltrinelli che, tra i mille aneddoti svelati da Rava, contiene anche un bel ritratto di Massimo Urbani. Alle 17, nel cortile del Teatro Marchetti, direttamente da Boston arriva il Berklee School of Boston Quartet composto da Gabriele Milozzi ai sassofoni, Davis Whitfield al piano, Arionas Gyftakis al contrabbasso e Anastasis Gouliaris alla batteria. Stesso luogo ma alle 19 l’atteso concerto del vincitore della diciannovesima edizione del Premio Urbani, chiamato a dividere il palco con il sax tenore di Maurizio Urbani, il piano di Emanuele Evangelista, il contrabbasso di Lorenzo Scipioni e la batteria di Michele Sperandio. Il Premio si chiude a mezzanotte con il live set di Mistura Pura, alias la dj Federica Grappasonni, e le tastiere jazz di Alberto Napolioni, l’ultima delle contaminazioni di questo Premio Urbani 2015.
La prima contaminazione azzardata è stata invece quella di ieri notte, quando a mezzanotte inoltrata sul palco montato in Piazza Umberto I, si sono esibiti gomito a gomito Dj Ralf, il mago della consolle delle più grandi piste d’Europa, guru della musica house a livello internazionale, con Enrico Rava alla tromba, Gianluca Petrella al trombone, Giovanni Guidi alle tastiere e Leonardo Ramadori alle percussioni. Migliaia di persone si sono riversate in Piazza Umberto I per ballare al ritmo di jazz e musica elettronica da dancefloor. Un evento che rimarrà nella storia del Premio.