Premio Massimo Urbani 2025, il trombettista Antonio Scannapieco trionfa a Camerino
A lui anche il Premio Paolo Piangiarelli, il Premio Nuovo IMAIE e il Premio del Pubblico. Secondo posto per Vincenzo Di Gioia, terzo ex aequo per Aldo Di Caterino e Giovanni Benvenuti.
È Antonio Scannapieco, trombettista 25enne originario di Campagna (Salerno), il vincitore della 29ª edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani, concorso per solisti jazz organizzato da Musicamdo che si è svolto il 20 e 21 giugno nella splendida location della Rocca Borgesca di Camerino (MC). A conquistare pubblico e giuria è stata la sua energia, l’estro espressivo e la maturità interpretativa. Scannapieco si è aggiudicato anche il Premio Paolo Piangiarelli, che prevede la produzione di un disco con la Emme Record Label, e il Premio Nuovo IMAIE, che lo porterà in tour grazie alla collaborazione con I-Jazz.
«È stata una delle esperienze più intense e significative della mia vita – racconta ancora emozionato Antonio Scannapieco – Una vittoria totalmente inaspettata, considerando il livello altissimo della competizione. Mi sono divertito, ho conosciuto nuovi musicisti, condiviso musica e parole durante le jam: un’occasione preziosa per crescere. Ora sono impaziente di lavorare a un progetto personale e registrare finalmente il mio primo album. Questo premio rappresenta un grande stimolo verso un futuro ricco di musica e nuove idee.»
A presiedere la giuria tecnica è stato Max Ionata, tra i sassofonisti italiani più apprezzati al mondo, affiancato da Emilio Marinelli, Gabriele Pesaresi, Massimo Manzi, Maurizio Urbani, Enrico Moccia e Daniele Massimi, direttore artistico del Premio.
«Il livello di quest’anno è stato davvero altissimo, e stilare una classifica non è stato affatto semplice – ha commentato Max Ionata, presidente di giuria – Nonostante la giovane età, i musicisti arrivati in finale hanno dimostrato una professionalità sorprendente. Perfino il più giovane, appena dodicenne, ha mostrato grande padronanza dello strumento e una spiccata personalità musicale. La nostra valutazione ha tenuto conto di molti fattori: certo, la tecnica è fondamentale, ma non basta. Abbiamo osservato l’interplay, la presenza scenica, la capacità di interagire con il pubblico. Fare musica jazz, oggi, significa abbracciare una vocazione profonda: è un mestiere complesso, che richiede non solo abilità ma anche un modo autentico di essere, di comunicare e di stare al mondo. In Antonio Scannapieco abbiamo riconosciuto la sintesi di tutte queste qualità, ma con grande attenzione abbiamo voluto valorizzare anche le capacità degli altri concorrenti, distribuendo i premi secondo quelle che riteniamo occasioni concrete per approfondire e sviluppare il loro talento.»
Il secondo posto è andato a Vincenzo Di Gioia, 22 anni, sassofonista alto di Ruvo di Puglia, mentre il terzo premio ex aequo ha visto protagonisti il flautista Aldo Di Caterino (28 anni, Bitritto – BA) e il sassofonista tenore Giovanni Benvenuti (35 anni, Bologna).
Il Premio della Critica, assegnato dalla giuria composta da Fabio Ciminiera (Jazz Convention), Massimiliano Viti (Corriere Adriatico), Libero Farnè (All About Jazz), Giancarlo Di Napoli (Ancona Jazz) e Adriano Pedini (Fano Jazz Network), è andato al giovanissimo chitarrista Simone Magioncalda, 19 anni, da Genova.
«Ci siamo trovati subito allineati – racconta Libero Farnè, a nome della giuria della critica – Abbiamo lavorato per esclusione e alla fine la scelta è ricaduta su Simone Magioncalda, che ci ha colpito per l’approccio innovativo e meno convenzionale al proprio strumento. Un tratto distintivo, in un contesto dove il livello generale era altissimo.»
Il pubblico in sala ha confermato l’intuizione della giuria premiando Scannapieco con il Premio del Pubblico, mentre il Premio Social è andato a Alessandro Bianchi, sassofonista tenore 36enne di Valenzano (BA).
Il talento più giovane in gara, il dodicenne Julian Fiorentino Iorio da Fregene (RM), ha ricevuto la Borsa di Studio Nuoro Jazz.
Due i Premi Fara Music Jazz Lab assegnati, che prevedono un’esibizione con la propria band al Premio Fara Music Jazz Live 2026 (XVIII edizione): i riconoscimenti sono andati a Mattia Basilico (21 anni, Robbio – PV) e a Marco Marchini (20 anni, Forlì), entrambi sassofonisti tenori.
Organizzato da Musicamdo Jazz con il sostegno del Comune di Camerino, Regione Marche, Università degli Studi di Camerino, I-Jazz, MIDJ, Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, Nuovo IMAIE e Ministero della Cultura, il Premio Massimo Urbani si conferma ancora una volta il più importante concorso italiano per solisti jazz, crocevia di nuovi talenti e maestri della scena nazionale e internazionale.
Anche quest’anno, i giovani musicisti si sono esibiti accompagnati da un trio di assoluto rilievo composto da Emilio Marinelli (pianoforte), Gabriele Pesaresi (contrabbasso) e Massimo Manzi (batteria), dando vita a una due giorni di musica intensa, condivisione e altissimo livello artistico.
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